Sono nato tra i profumi di cucina e il rumore dei piatti che si incrociano. Da bambino giocavo con la pasta fresca, impastando la farina come fosse sabbia, mentre mio papà costruiva un sogno chiamato ristorante e mia mamma, con il suo sorriso, rendeva tutto più vero, più caldo, più casa.

Per me casa non era solo tra le mura di casa, ma tra i tavoli, le pentole e le voci dei clienti che diventavano famiglia. Lì ho imparato che la cucina non è un mestiere, ma un'eredità d'amore: quella che si tramanda con le mani, con gli sguardi, con la voglia di far star bene gli altri. Oggi, con Casa Barca, voglio riaccendere quella stessa sensazione di calore, di accoglienza vera, quella che ti fa sentire a casa anche lontano da casa.

Ogni piatto che serviamo nasce da un ricordo, da un'emozione, da un gesto semplice. Perché Casa Barca non è solo un ristorante. È una storia di famiglia che continua, un abbraccio che profuma di cucina, e un invito a condividere un pezzo della nostra vita con voi.